Lettura critica a partire da
Mein Kampf. Da Adolf Hitler
di Stefano Massini


Stefano Massini in dialogo con Danco Singer
Con l''introduzione del Sindaco di Firenze Dario Nardella
Firenze, Teatro della Pergola, via della Pergola, 30
domenica 19 maggio - ore 21:15


Ingresso libero fino a esaurimento posti


Niente è più necessario della conoscenza, per evitare il ripetersi della tragedia.

Al Teatro della Pergola di Firenze, con l’introduzione del Sindaco Dario Nardella, Stefano Massini e Danco Singer, dopo l'incontro al Salone del libro di Torino, tornano a dialogare su Mein Kampf. Da Adolf Hitler, ultimo libro dello stesso Massini (Giulio Einaudi Editore). Un incontro di analisi minuziosa e implacabile per comprendere “il libro maledetto” e per poter condannare ancora più coscientemente l’ideologia nazista.
Un evento organizzato da Giulio Einaudi editore.

 

"Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre", scrisse Primo Levi nel suo "Se questo è un uomo".
Da queste potenti, acutissime parole prendiamo ispirazione ancora oggi, perché la conoscenza è lo strumento più efficace che abbiamo per potere condannare, insieme fortemente e a gran voce, le ideologie che hanno portato ai più tragici orrori dell’umanità.
A un secolo di distanza da quando Adolf Hitler dettava il suo manifesto politico in una cella di Landsber am Lech, quelle pagine sono diventate il male assoluto, il libro proibito per antonomasia. Ma forse proprio quest’operazione di cancellazione ha contribuito ad accrescerne la mitologia fanatica. È la Germania stessa che nel 2016 ne consente di nuovo la distribuzione nelle librerie per smontare le leggende che si erano costruite intorno e perchè la lettura del “libro maledetto” porti consapevolmente alla condanna non solo al nazismo, ma a tutte le ideologie - anche del presente - intrise d’odio, di violenza e di razzismo.
Perché le coscienze di tutti non si lascino più sedurre, o oscurare, neanche per un secondo. Nemmeno quelle che sentiamo più al sicuro: le nostre.

 
Invito_Massini